La prima fase dell’evoluzione del progetto QUADIS (1999-2000) si situa all’interno del dibattito sulla opportunità e possibilità di effettuare una valutazione della qualità dell’integrazione in Italia dopo più di trent’anni dall’ingresso degli alunni con disabilità nella scuola di tutti. In assenza di indicatori nazionali condivisi, la difficoltà maggiore sembra essere proprio l’individuazione di elementi sui quali sia possibile effettuare una ricerca comparativa nelle scuole italiane, elementi qualitativamente significativi e in qualche modo misurabili.
Le diverse istituzioni coinvolte affidano il compito ad un Gruppo di ricerca composto da docenti, dirigenti, esperti di diverse istituzioni e integrato da componenti delle reti di autoanalisi d’istituto (AIR e STRESA).
Il confronto ha come esito non tanto l’individuazione di indicatori nazionali, operazione forse prematura, quanto, più realisticamente, la costruzione di un sistema complesso e coerente di indagine che si occupa dei processi inclusivi della singola istituzione scolastica, integrando diversi punti di vista.
Lo strumento operativo che concretizza tale sistema è il kit QUADIS, che raccoglie nel suo impianto concettuale e strutturale, i contributi provenienti dai due filoni di ricerca:
- dalla riflessione professionale sulla valutazione:
- qualità
- autoanalisi e autovalutazione d’istituto
- processualità
- complessità
- dalla riflessione professionale sull’integrazione:
- attenzione alla “persona intera” (autonomia, relazione, sfera cognitiva)
- interistituzionalità
- individualizzazione e personalizzazione
- attenzione alla cultura implicita dell’organizzazione
A seguito della normativa sui Bisogni Educativi Speciali (2012-2013) QUADIS viene integrato con elementi di indagine sull’inclusione di tutti gli alunni; ritiene comunque che l’oggetto “integrazione delle alunne e degli alunni con disabilità”, proprio per le sue caratteristiche di portatore di modifiche anche profonde nella struttura e nella cultura condivisa di una scuola, rimanga strategico per definire la qualità dell’offerta formativa. A livello lessicale, nel kit sono quindi presenti ambedue i termini: integrazione là dove si indagano questioni riguardanti gli alunni con disabilità certificata, inclusione per tutti gli altri alunni.